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Le magie in cui credo

Perchè alcune magie seppur banali sono vere... Credo fermamente al potere magico di un sorriso che ci viene donato gratuitamente ed...

23 dicembre 2010

I miei auguri

E’ quasi Natale, riprendo a scrivere.  Mi sono ricordato che avevo un posto dove cercavo di riuscire ad esternare qualche pensiero di tanto in tanto. Bello riscoprire l'universo dei blog. Ecco credo di averne qualcuno nuovo da condividere. Col tempo la mia visione d'insieme sta radicalmente mutando. Ho capito che la peggior cosa che possa capitare ad un essere umano non è tanto la morte in se, ma la vita che non si vive. Non c'è peccato più grande di una vita non vissuta appieno. 
Il mio augurio per questo Natale è che possiate vivere ogni instante della vostra vita intensamente, assaporarne le gioie che ci dona. Vivendo senza pregiudizi o preconcetti e disinvoltamente senza remore alcuna. La vita è fatta anche per sbagliare per poi correggersi. E poi a mio avviso è meglio avere dei rimorsi piuttosto che dei rimpianti, vuol dire che si è vissuto.
Ecco se non si è ancora capito io sto seriamente pensando di propormi in una setta come Guru, di questi tempi mi sembra una buona sistemazione.

15 ottobre 2010

Avevano vinto loro?

La Iervolino dice che la Camorra in Campania non è che sia vicino al potere, è al potere! Ora dico io ma perchè sono andati a svegliare la Iervolino che quella è pure anziana e gli può venire un malanno. Certo finalmente ha detto qualcosa di sensato ma quanto tempo c'è voluto..!? . E poi cara Iervolino non è che in questo decadimento generale tu sia proprio esente da colpe. Certo il problema forse non riguarda solo la nostra regione ma tutta la nazione.
 Io personalmente quando assistetti alle notizie delle varie stragi del 92' un'idea che forse avevano vinto loro me la feci, anche se poi non mi sarei mai immaginato che addirittura avrebbero governato questo paese. Ma è proprio andata cosi?

3 ottobre 2010

Gliese 581g


Gliese 581g, questo lo strano nome del planetoide appena scoperto che sembrerebbe simile alla nostra vecchia terra.
Lontano dal nostro sistema 20 anni luce è il primo pianeta più simile alla Terra mai individuato.La scoperta fatta da un gruppo di ricerca coordinato dall’ Università della California a Santa Cruz e il Carnegie Institution di Washington.Si tratta del primo caso di un pianeta potenzialmente abitabile, in grado cioè di sostenere la vita, anche se diversa da quella che noi conosciamo.
Scoperto grazie al Keck Observatory nelle Hawaii Gliese 581g orbita a una distanza dalla sua stella madre dove riceve la giusta energia per sostenere eventuale acqua allo stato liquido. Inoltre la sua forza di gravità, simile a quella terrestre, rende possibile anche la presenza di un’atmosfera. Gliese 581g ha una massa compresa fra 3,1 e 4,3 masse della Terra e un raggio stimato fra 1,2 e 1,5 raggi terrestri, è probabilmente roccioso e molto simile al nostro pianeta.
Questo nuovo mondo extrasolare ha un’orbita circolare di 36,6 giorni e le sue temperature medie di superficie sono comprese fra -31 gradi e -12 gradi.
Io sono pronto a partire, ho deciso di trasferirmi li per il resto dei miei anni. Domani acquisterò i biglietti per la prima astronave in partenza..

29 agosto 2010

Tutta l'arte è completamente inutile

"Quando ricomincio a leggere divento insaziabile. In questo momento sto riscoprendo un grande classico. Il Ritratto di Dorian Gray. Ed il brano iniziale che sta per prefazione è qualcosa di straordinario. Tanto che mi è venuta voglia di condividerlo anche se in molti sicuramente già lo conosceranno."


L'artista è il creatore di cose belle.
Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
Coloro che scorgono brutti significati nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti. Questo è un errore.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c'è speranza.
Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
L'avversione del diciannovesimo secolo per il realismo è la rabbia di Calibano che vede il proprio volto riflesso nello specchio.
L'avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la rabbia di Calibano che non vede il proprio volto riflesso nello specchio.
La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. L'artista non desidera dimostrare nulla. Persino le cose vere possono essere dimostrate.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.
Il pensiero e il linguaggio sono per un artista strumenti di un'arte.
Il vizio e la virtù sono per un artista materiali di un'arte.
Dal punto di vista formale il modello di tutte le arti è l'arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento il modello è l'arte dell'attore.
Ogni arte è insieme superficie e simbolo.
Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
La diversità di opinioni intorno a un'opera d'arte dimostra che l'opera è nuova, complessa e vitale.
Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l'arte è completamente inutile.

25 agosto 2010

Oddio il blog!!!!

Ah già il blog, oddio il blog! ma dai?! ma come ho fatto a dimenticarmene?! Saranno quasi due mesi che non ci scrivo su, ah già ci son state le ferie, si è vero con le ferie di mezzo si sa che tutte le abitudini vengono scombussolate. Io però le ferie le ho fatte a Luglio. Ad Agosto potevo pur buttare giù qualche riga no?! E invece niente. Neanche una parola.
Neanche una parola sulla crisi di governo in atto. E non è solo per il fatto che sostanzialmente non me ne importi una “mazza” di quello sta accadendo a questo scellerato governo e non è neanche tanto il fatto che sia convinto che Fini rientrerebbe subito nei ranghi se finalmente gli dessero ciò che gli avevano prima promesso e poi non mantenuto.
O forse non ho scritto con la paura che se lo avessi fatto avrei finito col rivelarvi che ho letto ben due libri di Fabio Volo e che mi hanno pure divertito. Sia ben chiaro però che non li ho comprati io,  me li hanno prestati. Anche se non so se può bastare come scusante. Fortunatamente ora sono ritornato a leggere uno dei miei autori preferiti: Daniel Chavarria.
Il mio blog va avanti già da un pezzo cosi, con lunghe pause di riflessione che purtroppo però sembra che siano servite davvero a poco. Ogni volta mi riprometto che scriverò di più perchè in fondo mi piace farlo e ogni volta poi finisco per abbandonarlo. Chissà per quanto stavolta?

8 luglio 2010

Se loro non lo scrivono possiamo farlo Noi!

.....Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai.
Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una
parete crollata.
Ammutolisce.
Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."

Loro non scrivono voi fate girare

Ah già il blog!

Ah già il blog!.....in realtà non è che me ne ero totalmente dimenticato è che semplicemente non ho avuto un attimo di tregua per rilassarmi e buttare giù due righe. Quando è capitato poi non avevo nulla da dire. E' un periodaccio lo ammetto. La mia intolleranza verso l'homus italicus si approssima allo zero. Ah volevo chiedervi una cosa: ma è obbligatorio tatuarsi i nomi dei figli sugli avambracci? Ho notato che li hanno quasi tutti oramai!?

11 giugno 2010

Io Parlo a Vanvera!

Chiedo al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano di non firmare quell'assurda legge bavaglio.

27 maggio 2010

Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro

In una celebre scena del film "Manhattan" di Woody Allen, quella in cui si trova con Diane Keaton all'interno di un Taxi si pronuncia a mio parere una delle più belle frasi d'amore di sempre: "Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro". Chi non conosce bene il regista newyorkese troverà questa frase solo una simpatica battuta di spirito, ma chi sa il suo pensiero si rende subito conto che nascosto in questa frase c'è un concetto molto più profondo. Bisogna sapere che Allen è terrorizzato dal pensiero della morte e per lui che è un ateo nichilista il tassametro non è altro che una metafora dello scorrere inesorabile della vita con la sua misera condizione umana, caduca e precaria da cui ci si può distogliere solo grazie all'amore che è poi è la cosa che ci distingue da ogni altro essere e ci rende speciali. Ed è la vera cosa che da un senso concreto alla vita.

23 maggio 2010

Mi danno fastidio..

Mi danno fastidio..Tutti quelli che credono che il decreto sullo stop alle intercettazioni sia stato pensato anche per tutelare la privacy dei cittadini.
Mi danno fastidio..Tutti quelli che ci tengono a sottolineare che Roberto Saviano ha comunque guadagnato tanti soldi dalla pubblicazione di Gomorra.
Mi danno fastidio..Tutti quelli che guardano il Tg1 considerandolo un telegiornale vero. Quelli che guardano il Tg4 non mi danno fastidio, anche perchè non ne hanno l'opportunità, li evito a priori.
Mi danno fastidio.. Quegli intellettuali di sinistra che si atteggiano a filosofi dell'utopia e poi dinanzi alla prima lotta da fare scappano via.
Mi danno fastidio molti altri e molte altre cose e forse anche io sarò di fastidio a qualcuno, anzi sicuramente. Spesso mi do fastidio da solo.

16 maggio 2010

Un "giornalista-Giornalista"

Non sono solito scrivere recenzioni sui film che mi sono piaciuti su questo blog, ne tanto meno quello che sto per scrivere ne vuole essere una. Sta di fatto che ho appena finito di vedere “Fortapasc” che narra la vicenda di Giancarlo Siani, un giovane giornalista del Mattino di Napoli ucciso dalla camorra nel 1985 e mi è piciuto molto. Il film ha il merito di non consacrare Siani come un' eroe o uno che si è immolato per la giustizia, ma soltanto come un ragazzo a cui piaceva Vasco Rossi, che aveva intenzione di fare bene il suo lavoro e che voleva diventare un “giornalista-giornalista”, per questo nei suoi articoli non taceva mai notizie scomode o pericolose. Aveva una coscienza civile come c'è l'abbiamo in tanti in fondo, ma lui a differenza nostra aveva anche il coraggio di urlare la propria disapprovazione e denunciare senza pensare troppo alle consuguenze. Ma in un paese come il nostro questo è un lusso che non ci si può permettere e quel ragazzo ha fatto la fine che ha fatto a soli 26 anni. Io mi sto chiedendo se almeno il suo sacrificio sia valso a qualcosa visto che dopo tanti anni di distanza la storia si ripete ancora con i casi di Roberto Saviano e Rosaria Capacchione che per aver denunciato al loro volta gli affari e gli intrecci sporchi tra politici e camorra sono costretti a vivere sotto scorta. Serve a qualcosa o ci si rovina soltanto la vita ad essere “giornalisti-giornalisti” se poi tutti gli altri sono “giornalisti-impiegati” ?

2 maggio 2010

A A A Pragmatismo cercasi....

Sono disperatamente alla ricerca del mio pragmatismo perduto. Troppe domande mi sto porgendo in questi ultimi tempi e troppi dubbi sono riaffiorati nella mia mente. E' ora di darci un taglio ed essere più risoluto e meno teorico e riflessivo.
Anche al costo di divenire del tutto ordinario e diventare una di quelle persone che è convinto di sapere il perché delle cose che gli girano intorno fidandosi esclusivamente del proprio istinto.
Anche al costo di diventare come chi è convinto di conoscersi bene senza mai essersi guardato allo specchio, come chi è convinto di conoscere il mondo, chi è convinto di amare anche se poi in realtà non ama ed anche come chi è convinto che Berlusconi sia entrato in politica per salvare la patria da una sicura dittatura comunista e non per non finire in galera....oddio forse adesso sto esagerando!

16 aprile 2010

Vorrei parlare d'altro

Vorrei parlare d'altro, non di quanto io stia diventando giorno dopo giorno sempre più nichilista per l'assoluta incapacità di dare un senso a ciò che vedo e sento quotidianamente.
Ecco io Vorrei parlare d'altro, non dell'attuale scontro tra Fini e quell'altro del Pdl..., anche perchè non saprei proprio da che parte stare. Tra l'altro non presi nessuna posizione neanche quando Riccardo Fogli ruppe con i Pooh.
Insomma io oggi vorrei parlare d'altro, ma neanche di quei miei concittadini che usano il termine "pariare" a sproposito non conoscendo neanche il suo vero significato. Ne tantomeno dell'eruzione di quel vulcano islandese che non si sa quanto tempo durerà (l'ultima eruzione è andata avanti per 2 anni..)
Volevo parlare d'altro...solo che adesso non ricordo più di cosa, a volte mi capita e devo dire ultimamente sempre più spesso.

10 aprile 2010

Le pagliuzze e la trave

Tenere un diario è consuetudine di un uomo solitario.
Tenere un blog invece cos'è consuetudine di un
isolamento sociale? Al diario si consegnano i pensieri più
privati: Paure, ossessioni, contraddizioni. Certo si può
farlo anche con il blog, ma non senza una vena
narcisista credo. Nel diario ciò che si tende a fare è
principalmente parlare di se a se stesso. Solitamente
con la massima sincerità. Nel blog invece si parla di se
agli altri. E non sempre si è del tutto sinceri. Anzi, quasi
mai del tutto. Beh in questo post mi sono ripromesso di
essere quanto più sincero possibile. Quello di cui intendo
scrivere è un analisi dei miei ultimi comportamenti e su
quanto siamo bravi e capaci di illuderci di essere diversi
dagli altri.
Avete presente la storiella di quel tizio che guardava le
pagliuzze nelle pupille degli altri e non si accorgeva che
lui invece aveva un'intera trave in un occhio!? Come era
possibile poi non mi è ancora chiaro. Sai che dolore!
Ecco...io mi sono sentito proprio come quel tizio.
Mi spiego: Quello che vedevo in una persona che aveva
deciso di mettersi a dieta o in un'altra che spendeva un
patrimonio in cosmetici od in un'altra ancora
ossessionata dal footing e dall'attività fisica in generale
era solo un patetico ed illusorio tentativo di fermare il
normale decadimento a cui tutti siamo destinati. La cosa
davvero non mi incuteva nessun timore. Ma solo perché
la vedevo cosi lontana che sembrava quasi impossibile
dovesse accadere anche a me.
Tutto è cominciato quando ho avvertito la necessità di
curare un po di più il mio aspetto fisico. Non lo avevo
mai fatto veramente prima. Non ne avevo ragione. Sono
stato considerato sempre un bel ragazzo, non lo dico per
vanità, non in questo post almeno. La cosa credevo che
mi lasciasse del tutto indifferente, a stento facevo caso
ai complimenti (strano che me li ricordi però...) ai
paragoni o a qualche sguardo ammiccante e furtivo che
ricevevo. Credo che l' impulso a prendermi cura del mio
lato esteriore sia nato il giorno in cui presentai il mio
nuovo collega di dieci anni più giovane di me a tutti gli
altri. Complimenti di natura prettamente estetica tutti
per lui e nessuno per me, com'era giusto che fosse. Ed
inoltre avevo lasciato la sala senza che nessuno mi
avesse degnato di un minimo sguardo di qualsiasi
natura. Corsi allo specchio e mi resi conto della realtà:
Qualche chilo in più, sempre più capelli bianchi e senza
più quella tonicità di prima. Non da buttare ma non più
come prima. Mai più come prima.
Pensai che tanto ormai a chi dovevo piacere più? E poi
dai che discorsi...non era proprio da me interessarmi di
queste cose.
Ma era vero? Se con la mente mi dicevo queste cose con
i miei comportamenti rivelavo un disagio da affrontare.
Sentii all'improvviso la necessità di acquistare un'auto
bella. Prima per me l'auto era considerata solo un mezzo
di trasporto, il fatto che fosse bella o brutta era del tutto
irrilevante, l'importante era che il motore fosse ok per il
resto...Anzi avevo sempre acquistato auto che
passassero inosservate soprattutto ai ladri visto che ho
già dato in questo senso. D'un tratto invece l'auto
doveva essere bella. Oddio si cambia idea per carità
ma...nel mio caso era un po sospetto. Analizzandomi
sempre di più ho riflettuto sul fatto che un'auto bella
può anche essere un'estensione del proprio io. In
questo modo avrei recuperato inconsciamente la
bellezza ormai persa. Fortunatamente però le mie attuali
risorse economiche mi hanno indotto a riflettere se era
proprio il caso di affrontare una nuova spesa senza
averne bisogno realmente. E mi sono reso conto di
quanto conti per tutti noi oggi il fattore estetico. I
continui messaggi che ci lancia la società dicono che
bisogna essere sempre al top, avere un corpo che
rispetti i canoni estetici imperanti diviene una sorta di
necessità per le relazioni sociali. Essere belli può
diventare il requisito indispensabile per essere e sentirsi
accettati. Ecco vi ho rivelato la natura della trave che era
nel mio occhio e che ho faticato non poco a togliere.
Oddio forse ne ho ancora qualcuna che non riesco a
levare, chissà che non sia il caso di andare da un buon
oculista.

4 aprile 2010

Buona Pasqua

Un caro augurio di Buona Pasqua a tutti voi bloggers. Un augurio di resurrezione anche a questo nostro paese. Io ci credo ad un nuovo risorgimento. Auguri

29 marzo 2010

Me ne sto in disparte

Io so di non sapere. Si proprio come il grande filosofo ateniese Socrate. Solo che mentre lui con questo slogan annunciava uno dei suoi concetti più alti, quello della "docta ignorantia", io voglio solo intendere che fino ad ora della vita non c'ho capito una mazza.
Cosi in questo periodo sempre di più mi capita di restarmene in disparte. Non è facile per me prendere parte ad una discussione per esempio quando non ho una propria idea ben delineata sull'argomento trattato. Ed in questo periodo gli argomenti su cui ho delle certezze sono davvero pochi. Non so neanche per chi andare a votare. E pensare che gli altri anni facevo delle vere e proprie campagne elettorali. Il fatto è che mi hanno un po confuso. Il Pd ha candidato alla regione Campania: Vincenzo De Luca, una persona di destra che di certo non incarna i miei ideali e che è stato condannato pure diverse volte..., Il Pdl invece....ma che cavolo lo cito a fare! Rifondazione ha candidato il suo segretario: Ferrero. Ma non è un voto disperso? Poi c'è il grillino del movimento a cinque stelle. Ma non è un voto tolto alla sinistra? Poi mi sembra che c'è un'altro ancora che adesso non ricordo chi diavolo sia.
Proprio non so. Per adesso me ne sto ancora un po in disparte a rifletterci, tanto c'è ancora domani per farlo.
Ah...ho inserito un banner per pubblicizzare ubuntu, un sistema operativo alternativo a Windows facilissimo da usare e totalmente gratuito oltre che libero, nel senso che il codice in cui è scritto è aperto e quindi modificabile da chiunque, mentre Windows oltre ad avere un costo per la licenza di utilizzo non è modificabile. Io lo consiglio caldamente.


25 marzo 2010

Rai per una notte!

Stasera non guarderò la partita, (oddio ogni tanto forse darò una sbirciatina) quello che guarderò è Rai per una notte.
Nel nome della "par-condicio" si è deciso di spegnere le trasmissioni di approfondimento giornalistico e forse, come sembra, per colpirne una in particolare: "ANNOZERO" di Michele Santoro. Cosi per aggirare la censura santoro ha pensato bene di andare lo stesso in onda, non sulla Rai ma su quel gran strumento di democrazia che è internet. E non solo.
Solo in Lombardia il programma sarà trasmesso da dieci diversi canali TV (Sky TG 24, RedTv, TeleLombardia, Canale 6, Antenna 3, Telenova, Current TV, Libera 924 Sky e YouDem TV) qui in Campania da Napoli Tv, Canale21 e TeleLuna; alcune radio, in streaming su decine di blog/siti internet e dal vivo in almeno un centinaio di piazze sparse qua e là in tutta Italia con l'ausilio di schermi giganti oltre a tanti privati cittadini che si stanno organizzando per visioni "condominiali"; basta avere un televisore e citofonare ai vicini...
Ci saranno: Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Gillo Dorfles, Elio e le Storie Tese, Emilio Fede, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Sabina Guzzanti, Riccardo Iacona, Giulia Innocenzi, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Trio Medusa, Mario Monicelli, Morgan, Nicola Piovani, Norma Rangeri, Filippo Rossi, Michele Santoro, Barbara Serra, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti.


4 marzo 2010

Grandi quesiti esistenziali

Avevo circa 11 anni e stavo giocando liberamente per strada con altri ragazzi quando mi accorsi che affacciato ad un balcone al quinto piano c'era un mio amico che quel pomeriggio non potè scendere e venire a giocare con noi perchè messo in punizione dal padre. Subito cominciammo a prenderlo in giro facendogli smorfie e quant'altro. Io personalmente gli feci il gesto delle "corna".
Quando lo rividi dopo qualche giorno lui mi rimproverò tantissimo dicendomi che non si poteva fare il gesto delle "corna" puntando le dita verso il cielo, e si perchè: "Dio avrebbe pure potuto pensare che ce l'avessi con lui". Li per li rimasi un po basito, pensavo che Dio in quanto tale sapesse pure decifrare se un gesto fosse rivolto a lui o meno. Resta il fatto però che il mio amico era solito fare spesso il chirichetto in parrocchia, ne dedussi perciò che ne sapesse più di me in materia e che avesse ragione lui. Cosi da quel giorno non feci mai più quel gesto per non correre inutili rischi e mi costruii l'immagine di un Dio alquanto permaloso e diffidente.
Credo proprio che i "grandi" quesiti che mi sono posto poi per tutta l'adolescenza siano iniziati quel giorno. Domande, soprattutto le prime oggi mi fanno sorridere ma allora mi angosciavano non poco. Quello che proprio non riuscivo a comprendere all'inizio erano i reali metodi che Dio adoperava per giudicare gli uomini e quanti e quali fattori teneva in considerazione, che so: l'applicazione, la buona intenzione etc. E poi mi chedevo come facesse a giudicare un insano di mente oppure un tibetano, e si perchè i tibetani sono quasi tutti buddisti. E che gli vai a dire all'altro mondo ad un buddista... . Al catechismo avrei voluto fare qualche domanda ma capii subito che non era possibile, e poi come facevo ad aprir bocca proprio io che non ricordavo il "Credo" a memoria.
Adesso a diversi anni di distanza le teorie di Darwin e quella del Big bang mi hanno leggermente chiarito la questione, ma solo in parte. Rimangono ancora molti quesiti insoluti e vi giuro che quando li scoprirò saprete i primi a saperlo.

24 febbraio 2010

Solo qui...

Internet è Libertà. Ma la libertà di pensiero, di espressione in questo paese si sa non è ben accetta. Sono altre le libertà tollerate in questo paese, come la libertà di evadere le tasse, di riciclare denaro sporco etc. Di queste libertà infatti se ne avvale un intero popolo. Un popolo delle Libertà.
La divulgazioni di reati commessi in questo paese è considerata alla stregua degli stessi reati, se non peggio. E cosi può accadere che per un video caricato su YouTube girato in una scuola nel 2006 dove dei bulli inveivano contro un disabile, a pagarne le conseguenze non siano i bulli ma Google che ha divulgato il filmato. Davvero curioso: i responsabili sono impuniti; i divulgatori sono puniti. La visione talebana del web propugnata dalla destra europea si concretizza in condanne esemplari. E certo: fate quello che volete, ma non fatelo vedere a nessuno. Nell'impossibilità di educare e controllare un paese ormai allo sfascio.

9 febbraio 2010

Bisogna farsi sentire

Quando le cose non vanno, quando c'è un'ingiustizia, quando ti accorgi che i poteri forti vogliono annientare il nuovo che nasce, significa che è arrivato il momento di reagire.
Non si può rimanere con le mani nelle mani, no, non si può, bisogna protestare, bisogna farsi sentire in ogni modo e far valere le proprie "sacrosante" ragioni. Io ci sarò, si anch'io Domenica andrò allo stadio con la maschera di Collina. Basta con tutti questi torti arbitrali!........Ovviamente io scherzo, ma sono uno dei pochi. Eh si perchè per molti sono questi i mali da combattere e per cui bisogna coalizzarsi affinchè non accadono più. Su tutti gli altri invece, si può anche soprassedere.

1 febbraio 2010

Italiani Brava Gente

Forse esagero. Forse poteva capitare in qualsiasi altro paese, anzi questo sicuramente.
Forse non c'entra niente con il fatto che questo è un paese che se non razzista sicuramente non ha un buon rapporto con gli stranieri. Ma sta di fatto che è accaduto qui in Italia. Un paese in cui il rispetto per le regole e per tutto ciò che è pubblico viene sempre meno. E cosi accade che una ragazza, quella che vedete nella foto sulla neve. Una ragazza dell'est di nome Eva, una ragazza che ha scelto di vivere nel nostro paese venga uccisa mentre sta in bicicletta per una via di Roma da un'auto pirata. Una ragazza che ha creduto che in questo paese si potesse circolare liberamente in bicicletta per le vie di una città caotica e sempre più cinica.
Ecco io credo che ciò che è accaduto alla fine del 2009 si possa considerare come l'emblema della stato in cui versa questo paese.

8 gennaio 2010

Bob Kennedy ed il "Pil"

Uno dei pochi vantaggi del passaggio alla tv digitale è l'aggiunta di qualche canale tematico come Rai Storia, che mi ha consentito alcuni giorni fa di riascoltare il discorso sul "p.i.l." di Bob kennedy.


Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel
mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del
paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette,
e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni
per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza
per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili
e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della
peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte,
e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione
o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità
dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil
non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza,
né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che
rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se
possiamo essere orgogliosi di essere Americani.

5 gennaio 2010

Adda passà a' Nuttata

Quando la notte non puoi dormire devi inventarti da fare qualcos'altro e quando non puoi fare nemmeno quello allora le cose si complicano. Combattere contro il sonno è un'impresa davvero ardua. Ma poi la notte passa come tutte le cose di questo mondo. Non c'è niente di permanente. Il permanente è solo un'idea inventata dall'umanità per darsi un'illusione di eternità. Al massimo c'è la "permanente", ma anch'essa dopo qualche shampoo va via. Gli uomini hanno inventato l'immanente ed il trascendente, il fisico ed il metafisico, aldilà e aldiqua per avere delle porte da attraversare, confini da valicare, barriere da abbattere, qualcosa da fare nella vita, insomma, i navigatori navigano, gli esploratori esplorano, gli scalatori scalano, gli speleologi "speleologano" io invece stanotte non ho proprio un "tubo" da fare.



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