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Le magie in cui credo

Perchè alcune magie seppur banali sono vere... Credo fermamente al potere magico di un sorriso che ci viene donato gratuitamente ed...

28 dicembre 2008

Il solito Natale

E' stato quasi il solito Natale, "quasi" perchè c'è la crisi che lo ha fatto sembrare addirittura meno consumista e più sentito degli altri anni, ma per il resto è stato tutto nella norma: parenti, amici, tutti più buoni, e poi grandi banchetti con panettoni, roccocò, struffoli, qualche kilo in più e la necessità di andare di nuovo al Bosco di Capodimonte a fare footing per smaltire un po'. Proprio il solito Natale insomma compreso una buona dose di ipocrisia e cinismo che mi prende sempre in questo periodo.

22 dicembre 2008

The Family Man

Il film che stanno dando in tv adesso non è di certo un capolavoro lo so, l'ho già visto la trama è questa:
"Jack Campbell sta per andare a Londra, è l'occasione della vita. Sara, la sua ragazza ha un brutto presentimento. Vorrebbe trattenerlo. Ma lui prende quell'aereo. Tredici anni dopo Jack è il re di Wall Street. Sta trattando una fusione di 120 miliardi di dollari. Naturalmente ha tutto, a cominciare da una Ferrari. La vigilia di Natale si imbatte in un nero apparentemente molto cattivo, che in realtà è un angelo: lo porta davanti a una certa casetta del New Jersey. Jack ha la possibilità di vedere la propria vita, come sarebbe stata se non avesse preso quell'aereo. Ha due bambini, sua moglie (innamorata) amici normali, vestiti normali (ha un sussulto quando vorrebbe comprarsi un "Ermenegildo Zegna da 2400 dollari), lavoro normale (vende gomme). A poco a poco si abitua, è felice. Rispunta il nero, Jack si sveglia, è ancora il re di Wall Street. Rispunta anche Sara, che senza di lui è diventata una manager isterica. Ma Jack ha conosciuto la vera vita. Tenterà di ricomporre."
Ecco io spesso mi sono chiesto se a certi bivi invece che delle scelte ne avrei fatte altre cosa mi sarebbe successo, solo che a differenza di Jack Campbell non ho la possibilità di saperlo adesso.

18 dicembre 2008

Ultime dal PD

Soddisfazione per il brillante risultato conseguito in Abruzzo. Dove, alle ultime Regionali, sia Margherita sia Ds avevano preso più o meno il 16 % ciascuno, pari al 32 %. Ora, insieme, poco più del 19%. Generazioni di maghi, illusionisti, ladri e truffatori vorrebbero saper far sparire così tanta roba in così poco tempo sotto gli occhi di così tanta gente.
Veltroni, dopo un’attenta ed accurata analisi, ha fatto la scoperta del secolo: «Non siamo stati capaci ad innovare» (adesso pare che stia per annunciare all’occidente che Tiramolla in realtà non esiste). Rutelli, D’Alema, Fassino, Parisi, Jervolino e Bassolino gli danno ragione.
Soddisfazione anche da Napoli, dopo l’ingabbiamento di altri due assessore: «Questo risultato è la prova tangibile che siamo riusciti a fregare la camorra agli altri. Adesso proveremo a fregare la mafia in Sicilia all’Udc».

17 dicembre 2008

Giochino di Natale

Ho ricevuto il compito di fare questo giochino da Shaina Il giochino consiste in questo: bisogna anzitutto elencare una lista di cosa che ci piacerebbe fare nella vita e poi scrivere un acronimo del nome della persona che ci ha invitato a fare il giochino (non deve essere una frase, ma solo una aggettivo per ogni lettera che compone il nome). Infine bisogna indicare il nome di 8 amici che dovranno fare lo stesso.

Ecco dunque i miei desideri per il futuro

  • Vorrei che ogni tanto sia Davide a vincere contro Golia
  • Vorrei che il calcio tornasse ad essere uno sport pulito, per riscoprire quei valori che ormai sono andati sepolti, sotto una valanga di soldi e diritti TV, che l'hanno trascinato nel baratro
  • Vorrei Scrivere un libro
  • Vorrei che il tempo libero da dedicare a se stessi e agli altri fosse la risorsa più importante, prima ancora del denaro
Ed ora l'acronimo

  • S-> Solitaria
  • H-> Happy
  • A -> Ammirevole
  • I -> Intelligente
  • N-> Non mi viene niente con la n
  • A -> Anticonvenzionale
Ed ecco dunque chi inviterò a fare il giochino: Anna, Andrea, Cinzia, Peppe, Bk, Vera, Mio Capitano, Antonia

16 dicembre 2008

Pampero, "Escribe tu historia"

In televisione tranne che per le partite ci trovo davvero poco di interessante, la guardo sempre meno. Sarà che non fa mai un film decente, solo serie tv a cui non riesco a stargli dietro.

Ho notato però che gli spot pubblicitari sono fatti veramente bene.

C'è ne uno in particolare che mi ha fatto riflettere molto e recità cosi:

Lentamente scompare chi sceglie di percorrere ogni giorno la stessa strada.

Lentamente scompare chi maledice l’imprevisto.

Chi vuol sempre sapere cosa accadrà domani.

Chi non parla agli sconosciuti.

Scompare chi da sempre la colpa alla sfortuna.

Chi non sa sostenere uno sguardo.

Essere vivo, richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare.

Ho pensato: "Mio Dio ma questo qui c'è l'ha con me !?"

Io infatti faccio ogni giorno la stessa strada per andare al lavoro, Ho imprecato come un matto quando mi sono accorto che avevo forato una gomma, guardo sempre le previsioni del tempo, non parlo agli sconosciuti, anche perchè non li conosco! Etc..

Oddio stavo scomparendo! Dovevo correre ai ripari,....... sono andato subito a comprare il Pampero.

Battute a parte la poesia è molto bella, ma non riesco a scoprire di chi è.


8 dicembre 2008

Tutto l'Universo obbedisce all'Amore

Prima ancora di Battiato però c'era un certo Boezio che pure diceva qualcosa niente male:

L'amore regge il mare, la terra
e il cielo. Ma se poco poco allenta
il freno tutte le cose che fino a quel
momento si amavano si faranno guerra
tra loro e si autodistruggeranno.
Felici coloro che all'interno
del loro animo hanno lo stesso amore
che regge il cielo, la terra e il mare!

Boezio

3 dicembre 2008

Made in Naples

Ci sono dei luoghi della mia città che sono rimasti negli anni uguali a se stessi, proprio come se il tempo si fosse fermato. In questi posti tutti i luoghi comuni, i clichè e gli stereotipi che questa città da sempre si porta dietro si materializzano di colpo. Uno di questi sicuramente è il Borgo di Sant'Antonio Abate, volgarmente chiamato "O Buvero". All'interno di questo borgo in un vicolo largo al massimo 5 metri e lungo circa un kilometro, sempre stracolmo di persone, si tiene ogni giorno un grande mercato all'aperto, con i prezzi più bassi (credo) della città, ma non per questo con la merce più scadente, anzi. E dove ci puoi trovare davvero di tutto: Dalle arancie a 50 cent. al Kg ai vestiti firmati armani, dalle scarpe false (ma fatte bene) della Nike agli Iphone originali, venduto tutto rigorosamente su bancarelle. Io stamattina ci sono andato per comprare degli addobbi natalizi. La contrattazione sul prezzo è una cosa usuale, tanto che un negozio d'abbigliamento aveva un cartello con la scritta: "Prezzi quasi fissi". Anche se io non sono bravo in questo genere di cose credo di aver fatto comunque un buon affare: all'interno di un antrone di un palazzo seicentesco adibito a magazzino con 25€ ho comprato tanti addobbi davvero carini e particolari. Soddisfatto stavo per andarmene quando vedo un gruppeto di persone che discuteva animatamente, mi avvicino ed al centro e c'era una ragazza molto avvenente vestita in un modo da non passare del tutto inosservata, con accento tipico dei paesi dell'est. La ragazza si lamentava con un signore che a suo dire gli aveva appoggiato "volontariamente" una mano in una zona del corpo molto intima, mentre il signore brizzolato, sulla sessantina, si difendeva sostenendo che la cosa era stata del tutto casuale e che era dovuta alla ressa che c'era nel mercato. Subito ne è scaturito un dibattito in tutto il borgo sulla "presunta" toccata volontaria o meno ed in quale precisa parte del corpo la mano effettivamente si era poggiata, tanto che camminando sentivo dei commenti (quasi tutti a favore del signore) del tipo "Quella prima si veste in quel modo e poi si lamenta pure!" Mi sono divertito molto, non credo che se fossi andato all'Auchan o in qualche altro non luogo avrei assistito a scene simili. Ci sono rimasto un po' male però quando sono andato al bar a prendere un caffè: l'ho dovuto pagare! Non era un sospeso! Cos'è il caffè sospeso? La storia del "caffé sospeso" che, come De Crescenzo narra, come tradizione vuole, a Napoli consiste nel pagare un altro caffé oltre quello che si sta per consumare, da offrire in omaggio a una persona che passerà più tardi. Per esempio una persona che voleva festeggiare la nascita di un figlio o la vincita al lotto, oltre a pagarsi il suo caffè ne pagava altri due o tre, "sospesi". Tanto che anni addietro c'era l'abitudine da parte dei più poverelli di girare per i Bar e chiedere se c'erano sospesi. In vita mia non ho avuto mai la soddisfazione di bere un "sospeso", quasi quasi domani li offro io tre "sospesi".

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