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Le magie in cui credo

Perchè alcune magie seppur banali sono vere... Credo fermamente al potere magico di un sorriso che ci viene donato gratuitamente ed...

12 dicembre 2011

L'amore fa scordare la paura della morte!

Oggi mi cimento nella recensione del film Midnight in Paris di Woody Allen. Film colto ma leggero che mi è piaciuto moltissimo.
"Per un attimo ho avuto la sensazione di essere immortale" è la frase che Gil (il protagonista) pronuncia subito dopo aver baciato Adriana la modella di Picasso di cui si è innamorato. Torna cosi in un film del genio newyorkese il tema ricorrente secondo il quale l'unico antitodo contro il pensiero della morte è l'amore, la frase infatti ricorda molto l'altra ben più famosa in Manhattan: "Sei cosi bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro"
Questo film (Midnight in Paris)ha molte analogie con Manhattan, il capolavoro di Allen. Manhattan ambientato a New York iniziava con un omaggio alla città fatto di riprese di vari angoli della città. Allo stesso modo Midnight in Paris inizia con un sentito omaggio alla città di Parigi. Per me questo film è un altro piccolo capolavoro. Credo di avere molto in comune con Woody Allen, oddio non certo il suo talento, ma le sue idiosincrasie, fobie e ipocondrie credo di averle tutte. E come lui credevo che sarebbe stato meglio per me nascere in un'epoca diversa da questa magari proprio negli anni venti, per poi ricredermi come lui dopo aver riflettuto sul fatto che allora non c'erano nemmeno gli antibiotici.

27 settembre 2011

Ci riprovano!!

Che la libertà di pensiero non sia una cosa gradita a questo governo è ormai risaputo. Il sogno degli esseri spregevoli che ci governano in questo momento è di avere un popolo bue, ignorante e disinteressato alla vita politica. Il nuovo tentativo di imbavagliare la rete in Italia è a dir poco delittuoso per la libertà di parola e di critica che ogni cittadino deve avere in uno stato di diritto.

9 settembre 2011

Non chiamatemi complottista

Sono passati ormai dieci anni dall'attentato alle torre gemelle di New York. Anch'io come molti altri ricordo benissimo quel giorno. Ero al lavoro e venni avvisato da un collega di ciò che stava accadendo. Subito accesi la radio, l'unico mezzo di comunicazione che avevo a disposizione allora e proprio in quel momento lo speaker annunciò in diretta l'impatto del secondo aereo sull'altra torre. Non c'erano più dubbi, si trattava di un attentato. Quando tornai a casa ed alla televisione vidi i crolli in diretta delle due torri rimasi letteralmente basito. Una miriade di dubbi, pensieri, domande balenarono nella mia mente. Non era possibile che le torri crollassero in quel modo! Un collasso del genere se non fatto con esplosivi viola moltissime leggi della fisica. L'impatto degli aerei da solo non bastava a giustificare quel tipo di crollo. Non riuscivo a spiegarmi cosa stava accadendo. Non credo di essere mai stato un visionario o un sostenitore di complotti o roba del genere. Però quante incongruenze, coincidenze e buchi di ogni genere ci furono quel giorno. Io non so chi c'è in realtà dietro quegli attentati, so solo che quel giorno morirono migliaia di persone innocenti per il fanatismo e la voglia di supremazia e controllo globale di pochi altri.

26 agosto 2011

Ma nove x nove farà ottantuno?

"aaah Viciè, 'a vita s'adda piglià comme vene!" - lo ammonisce la madre - "Allora je so scemo! 'a vita s'adda piglià comme vene... e je a piglia comme và? je a piglia comme vene, ma guardacaso a mme vene sempe na' chiavica!

"Ma nove per nove farà ottantuno?"

Quando c'è l'amore c'è tutto. No ti sbagli, chella è 'a salute.

Cioè a me non c'era nemmeno bisogno 'e me torturà. A me bastava ca dicevano sulamente: Guarda che se non parli forse ti torturiamo, immediatamente parlavo, scrivevo, si nun capivano facevo 'nu disegno!

"Eh! chi siete, cosa portate, si ma quanti siete, un fiorino.."


Io, guarda, non è che son contrario al matrimonio, Solo, Io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro. Troppo diversi, capisci?

Com'è che vi sposate... avete problemi?

Mammina dice che c'ho i complessi!. Complessi? Tu hai un'orchestra intera in testa!

Io non leggo mai. Non leggo libri, cose... Perchè... Che comincio a leggere mo che so' grande, che i libri sono milioni e milioni? Non li raggiungo mai, hai capito? Pecche io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere.

Si parla del Duce: Da quando c'e lui... treni in orario, e tutto in ordine! - Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione...

"Lei è amico del signor Sodano?" - "si" - "si tratta di un lievissimo shock, lo abbiamo visitato con più attenzione solo perchè il suo amico è abbastanza pletorico, no?" Gaetano che ignora il significato della parola risponde: "Mah... pletorico... lui è un bravo ragazzo! Solo che, sa, è giovane e allora ogni tanto se mette a ffà 'o pletorico...".



21 agosto 2011

Il pressappoco dell' Essere

De Crescenzo sostiene che il "pressappoco" (vale a dire l'alterego o ciò che più gli somiglia) dell'essere è l'amicizia. Ed io sono pienamente d'accordo con lui. Il concetto di essere credo che sia quello fondamentale di tutta la filosofia. Cosa vuol dire essere e poi Noi Chi e Che siamo? E soprattutto ha un senso essere e quindi la vita? Io penso di si e "mò" vi spiego pure perchè.
P. Coelho dice che: "L'universo ha senso soltanto quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni" e come dargli torto. Siamo animali sociali (..se no come si spiega il successo di Facebook). Abbiamo enormemente bisogno degli altri, anche perchè ed è sempre Coelho che lo dice: "L'amore non sta nell'altro, ma dentro noi stessi. Siamo noi che lo risvegliamo. Ma perchè ciò accada, abbiamo bisogno dell'altro".
Insomma che ci piaccia o no gli altri ci sono indispensabili. Ed il motore di tutto l'Universo ed anche quello che a mio parere gli da un senso è l'amore.
Ogni essere umano per andare avanti nella vita e per difendersi dall'entropia che fa tendere tutto ad un nulla perfettamente insignificante ha a disposizione un'arma molto potente che è la sintropia. La sintropia è l'energia che alimenta la vita e che gli da un significato. L’unione è una proprietà della sintropia, dell’amore: solo unendoci agli altri, all’universo, tramite l’amore, si soddisfa il bisogno di significato. E la forma più pura dell'amore è proprio l'amicizia.
L'amico è colui con il quale possiamo sempre e comunque essere noi stessi, senza veli, senza finzioni, che conosce i nostri pregi e i nostri difetti e nonostante ciò non ci chiede di cambiare; una persona alla quale sentiamo di poter confidare i nostri pensieri, i segreti più intimi, senza timore di essere giudicati; è colui al quale possiamo dare tutta la nostra fiducia sicuri che non ci tradirà mai (anche se poi lo farà puntualmente) cosi come lo faremo noi, ma fa parte del gioco. La vita è un rischio costante per tutti, ma ne vale la pena. Non c'è peccato più grande di una vita non vissuta a pieno e con l'aiuto di un amico ci si riesce meglio.
Per concludere non so se sempre Coelho è stato quello che ha detto che "chi trova un amico trova un tesoro", comunque chi è stato è stato ha detto una cosa giusta.

16 agosto 2011

Una nuova religione

"L' Estate è tempo di repliche ed allora ecco un post di qualche anno fa"

Era il 1994, io ero ancora all'Itis ed ero appena ritornato da una magnifica gita scolastica a Parigi, dove però la prima meta obbligata per il nostro piccolo gruppetto fu il cimitero di Piere Lachaise, quello dove c'è la tomba di Jim Morrison, un esperienza atroce. Per fortuna che dopo decidemmo di visitare Parigi come facevano tutti quanti gli altri. Bassolino da un anno era sindaco della città e tutti erano entusiasti del suo operato allora, me compreso. In quell'anno poi c'erano le elezioni politiche e per l'occasione era sceso in campo nientedimeno che il cavaliere Silvio Berlusconi, il re delle televisioni private. All'epoca ne sapevo molto poco di lui, non ero a conoscenza di tutti i suoi guai giudiziari, sapevo solo che era pieno di debiti e che non se la passava tanto bene da quando non c'era più Craxi al governo. Una mattina mentre andavo a scuola, un mio compagno mi disse che alle undici il cavaliere teneva un comizio al cinema Santa Lucia nella via omonima. Decidemmo che quella mattina non saremmo andati a scuola ma a quel cinemai per vedere se era possibile intrufolarsi, cosi solo per curiosità, per capire come mai aveva tutto quel riscontro popolare un personaggio cosi. Ci fingemmo simpatizzanti e grazie ad un ragazzo che era li fuori con tanto di spilletta in petto che ci prese in simpatia riuscimmo ad entrare. All'interno il cinema era stracolmo, e chiaramente rimanemmo all'impiedi, l'entusiasmo era alle stelle, bandiere che sventolavano, palloncini in aria, coriandoli, offrivano anche dei dolci. Il cavaliere si fece un po attendere ma quando sali sul palco ci fu l'apoteosi: chi urlava, chi si commuoveva, altri che imprecavano contro i comunisti. Rimanemmo sconvolti alla vista di quelle scene, sembrava che quelle persone avessero visto un Dio sceso in terra. Era nata insomma una nuova religione e fino all'altro ieri pensavo che si trattasse di una religione alquanto moderata, pensavo per esempio che non potessero mai levarsi moti di ribellione cosi accesi contro vignette che prendevano in giro il loro Dio come successe per esempio con i Mussulmani quando un vignettista scandinavo venne minacciato di morte per il solo fatto di aver ritratto Maometto in delle vignette satiriche. Ecco pensavo che una cosa del genere non potesse accadere per questa nuova religione ma mi sono dovuto ricredere.
Quel comizio si concluse con il Cavaliere che "discese" tra il pubblico a stringere mani e farsi baciare, passò anche lungo i corridoi laterali dove eravamo io ed il mio amico, porse la mano a tutti, quando arrivò alla mia altezza io rimasi immobile, lui mi guardò per una frazione di secondo, forse pensò che ero timido, non avevo nessuna voglia di dargli la mano, fortunatamente prosegui subito perchè se qualche adepto si fosse accorto della mia scortesia verso il suo Dio non l'avrebbe presa tanto bene di sicuro.


12 agosto 2011

Un "post" al buio

La notte di san Lorenzo è passata già da un po senza che io vedessi neanche una pallida stella cadente. Ah quanto era bella in passato questa notte per me, a guardare il cielo con la fidanzatina di turno e poi era carica di significato, di mistero....altri tempi. Il buio però continua a rilassarmi, mi rende allo stesso tempo sereno, rilassato ma anche un po indifeso. Sarà per quest'ultima ragione che il buio fa paura a tanti. Chi ha paura del buio quasi sempre ha anche paura di ciò che non conosce, di ciò che non è chiaro ai suoi occhi, dell'ignoto in generale. Spesso chi ha paura del buio è anche una persona che fa fatica a fare delle scelte nella vita per la paura di ciò a cui può andare in contro e di quello che non può controllare. Non so se veramente non ho paura del buio.....

11 agosto 2011

Parole omologate

Dunque: Il panorama è mozzafiato. La notizia è choc o schock (boh!?). La sensazione invece è a pelle. Il carattere è solare oppure tenebroso. La partenza è intelligente. I prezzi sono astronomici o stellari, fa lo stesso. Il locale è fashion, ma anche trandy. La dieta è dissociata, spesso salutare e bisognerebbe averla varia. La coppia è affiatata. Il vuoto è incolmabile e questo è un classico lo so, come pure il peso che rimane insostenibile. Il lavoro è massacrante. La regola non è scritta. La fine purtroppo è quasi sempre atroce, se si è fortunati può essere dolce, ma capita molto di rado.

9 agosto 2011

Replay

Dentro al replay fra miliardi di altri ci sei e non hai scia luminosa d'auto anche di periferia come i sogni che farai o prenderai a noleggio quando ti addormenterai con le scarpe sul letto Dentro al replay con la testa girata un po' in su da fotografia ci sei anche tu prima di andare via "se rimango ancora qui è come se morissi e guardandomi allo specchio ad un tratto sparissi" Cadono le stelle e sono cieco e dove cadono non so cercherò, proverò, davvero ad avere sempre su di me il profumo delle mani riuscire a fare sogni tridimensionali non chiedere mai niente al mondo solo te come una cosa che non c'è cercando dappertutto anche in me ti vedo Dentro al replay per un attimo c'ero e anche lei ma in quel momento qualcosa ho cancellato si è fermato il tempo, la sua regolarità e come se morissi è sparita anche la luna, è cominciata l'eclissi Cadono le stelle allora è vero e io non so se ci sarò dove andrò non lo so se lo merito o no se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari se troverò il coraggio ti telefono domani e più sarò lontano e più sarò da te dimenticato e muto come uno che non c'è tornerò, tornerò davvero a sentire su di me profumo delle mani di notte io farò sogni tridimensionali senza chiedere mai niente al mondo neanche a te senza chiedermi perché ti vedo dappertutto anche in me ti vedo

13 marzo 2011

Cinicamente la mia sul Giappone

Le notizie che arrivano dal Giappone sono a dir poco spaventose per noi esseri umani. Il sito de la Repubblica parla in questo momento di almeno diecimila morti soltanto in una delle città coinvolte nel disastro. Ed anche se cinicamente poi sono tornato a leggere le notizie sportive, non ho potuto fare a meno di riflettere sulla reazione del popolo giapponese di fronte ad un simile evento. 
Una reazione composta, dignitosa. Senza isterismi e tanta lucidità. Un popolo fiero quello giapponese. Pragmatico che non si "masturba" con la religione. L'84% è agnostico o ateo. Un popolo fiero che bada al concreto ed al da farsi. Non ho potuto fare a meno di pensare a cosa avremmo assisto invece nel nostro paese. Anche se a pensarci bene però.. forse non avremmo assistito a nulla. Un terremoto di tale entità avrebbe letteralmente cancellato dalle cartine geografiche il bel paese. 
Poi spero almeno che questa catastrofe possa far ricredere tutti coloro che sventolano la bandiera del nucleare in Italia. Non fa per noi. Non siamo uno stato in grado di gestire una cosa cosi complessa come il nucleare. Un paese che non sa gestire nemmeno il normale ciclo dei rifiuti come può gestire una cosa cosi delicata come il nucleare.  

5 marzo 2011

Non siete STATO voi

In questo periodo in macchina ascolto quasi esclusivamente Jovanotti e Caparezza. La mia sarà pure una regressione dal punto di vista musicale ma va bene cosi. Presto molta attenzione ai testi delle canzoni in questo particolare momento. mi aiutano a sentirmi meno solo o per meglio dire meno isolato. Un classico esempio può esserlo la canzone il cui testo è scritto qui sotto:

"Non siete STATO voi"

Non siete Stato voi che parlate di libertà
come si parla di una notte brava dentro
i lupanari.
Non siete Stato voi che
trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Non
siete Stato voi che siete uomini di
polso forse perché circondati da una
manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in
curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non
siete Stato voi né il vostro parlamento
di idolatri pronti a tutto per ricevere
un'udienza.
Non siete Stato voi che
comprate voti con la propaganda ma
non ne pagate mai la conseguenza.
Non
siete Stato voi che stringete tra le
dita il rosario dei sondaggi sperando
che vi rinfranchi.
Non siete Stato
voi che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non
siete Stato voi. Non siete Stato, voi.

Non
siete Stato voi, uomini boia con la
divisa che ammazzate di percosse i
detenuti.
Non siete Stato voi con gli
anfibi sulle facce disarmate prese
a calci come sacchi di rifiuti.
Non
siete Stato voi che mandate i vostri
figli al fronte come una carogna da
una iena che la spolpa.
Non siete Stato
voi che rimboccate le bandiere sulle
bare per addormentare ogni senso di
colpa.
Non siete Stato voi maledetti
forcaioli impreparati, sempre in cerca
di un nemico per la lotta.
Non siete
Stato voi che brucereste come streghe
gli immigrati salvo venerare quello
nella grotta.
Non siete Stato voi col
busto del duce sugli scrittoi e la
costituzione sotto i piedi.
Non siete
Stato voi che meritereste d'essere
estripati come la malerba dalle vostre
sedi.
Non siete Stato voi. Non siete
Stato, voi.

Non siete Stato voi che
brindate con il sangue di chi tenta
di far luce sulle vostre vite oscure.
Non
siete Stato voi che vorreste dare voce
a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non
siete Stato voi che fate leggi su misura
come un paio di mutande a seconda dei
genitali.
Non siete Stato voi che trattate
chi vi critica come un randagio a cui
tagliare le corde vocali.
Non siete
Stato voi, servi, che avete noleggiato
costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete
voi confratelli di una loggia che poggia
sul valore dei privilegiati
come voi
che i mafiosi li chiamate eroi e che
il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno
di voi, implicato in ogni sorta di
reato fissa il magistrato e poi giura
su Dio:
"Non sono stato io"


22 gennaio 2011

Meno male che c'è lui

Poi mi dicono che parlo sempre delle stesse cose. Ma come si fa (dico io) a rimanere inermi dinanzi ad un simile complotto comunista-cattolico-bolscevita. E' un complotto. E basta con questi falsi moralismi. Poverino se la prendono sempre e solo con lui. Come se le cose che fa in privato (e non) le facesse solo lui...Come se fosse l'unico ed il solo ad andare a puttane la sera. Come se fosse l'unico ed il solo ad adescare minorenni....Come se fosse l'unico ed il solo a raccontare bugie, corrompere i giudici, minacciare la magistratura, ad avere rapporti con la mafia.....ma dai!! ma la vogliamo finire?!!! Lo fanno tutti. Solo che gli altri lo nascondono meglio, magari non hanno sempre i riflettori puntati addosso come lui. Nessuno può giudicarlo poverino, perchè nessuno sarebbe in diritto di farlo. Nessuno. E poi diciamo la verità: le prostitute esistono da quando è iniziato il mondo, le orgie si facevano già ai tempi degli antichi greci e dei romani, non si è inventato nulla di nuovo, solo che nessuno allora gridava allo scandalo. Nessuno ci rappresenta meglio di lui, perchè solo lui è capace di raccogliere in una persona sola tutte le nostre nefandezze, e poi lui sa come pigliarci, c'è la sa raccontare, sa farcela credere. Ah meno male che c'è lui.

8 gennaio 2011

E tu da che parte stai?

E tu da che parte stai? Cosi recita la pubblicità voluta dal governo per far ricredere gli italiani sul nucleare. Io? Da che parte sto? Ma per favore! Ma fatemi il piacere!! io non mi voglio neanche soffermare sul fatto che bisognerebbe sfruttare le nuove fonti di energia come il solare o l'eolico perchè parlerei senza cognizione di causa. Allora, il problema non è tanto il nucleare come fonte di energia in se per se. Il problema è l'Italia. Un paese che non sa gestire nemmeno il ciclo dei rifiuti come può gestire una cosa cosi delicata come il nucleare. L'inceneritore di Acerra per esempio, a poca distanza dall'apertura ha subito non so quanti e quali guasti, e chi me lo dice a me che lo stesso non accadrebbe pure per una centrale nucleare. 


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