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Le magie in cui credo

Perchè alcune magie seppur banali sono vere... Credo fermamente al potere magico di un sorriso che ci viene donato gratuitamente ed...

28 aprile 2009

Sto parlando della Bignardi...

Chissà se già sta rimpiangendo la scelta fatta e cioè quella di passare da La7 alla Rai, secondo me si. Sto parlando di Daria Bignardi che da una tv di nicchia è passata con il suo programma di interviste (a cui in pratica ha cambiato solo il nome) su Rai2. Premetto che ho sempre avuto un debole per la Bignardi, con lei sono riuscito a vedere anche una edizione del grande fratello, la prima credo.
Ora però in Rai comincia ad avere un bel po di problemi, e si perchè mentre a La7 poteva permettersi il lusso di fare tutte le domande che gli venivano in mente ai propri ospiti in Rai no.
Si sa che alla Rai si deve avere sempre un certo profilo, un profilo basso direi e soprattutto bisogna sempre evitare di toccare alcuni argomenti.  A La7 non dai fastidio a nessuno, sulla Rai ti devi attenere alle regole. Non si può manifestare apertamente la propria antipatia verso alcuni ospiti, non puoi avere una tua opinione personale su ciò che si sta trattando e soprattutto bisogna avere rispetto. Il rispetto innanzitutto. Specie se di fronte hai il ministro Brunetta, il quale sarà antipatico un po a tutti ma nessuno lo deve dire. Spero che la trasmissione continui cosi com'è ed anche la sua conduttrice. Mi auguro proprio che non si faccia condizionare dalle critiche ricevute in questi giorni, di trasmissioni inutili e servili ce ne sono già tante.

17 aprile 2009

Una nuova religione

Era il 1994, io ero ancora all'Itis ed ero appena ritornato da una magnifica gita scolastica a Parigi, dove però la prima meta obbligata per il nostro piccolo gruppetto fu il cimitero di Piere Lachaise, quello dove c'è la tomba di Jim Morrison, un esperienza atroce. Per fortuna che dopo decidemmo di visitare Parigi come facevano tutti quanti gli altri. Bassolino da un anno era sindaco della città e tutti erano entusiasti del suo operato allora, me compreso. In quell'anno poi c'erano le elezioni politiche e per l'occasione era sceso in campo nientedimeno che il cavaliere Silvio Berlusconi, il re delle televisioni private. All'epoca ne sapevo molto poco di lui, non ero a conoscenza di tutti i suoi guai giudiziari, sapevo solo che era pieno di debiti e che non se la passava tanto bene da quando non c'era più Craxi al governo. Una mattina mentre andavo a scuola, un mio compagno mi disse che alle undici il cavaliere teneva un comizio al cinema Santa Lucia nella via omonima. Decidemmo che quella mattina non saremmo andati a scuola ma a quel cinemai per vedere se era possibile intrufolarsi, cosi solo per curiosità, per capire come mai aveva tutto quel riscontro popolare un personaggio cosi. Ci fingemmo simpatizzanti e grazie ad un ragazzo che era li fuori con tanto di spilletta in petto che ci prese in simpatia riuscimmo ad entrare. All'interno il cinema era stracolmo, e chiaramente rimanemmo all'impiedi, l'entusiasmo era alle stelle, bandiere che sventolavano, palloncini in aria, coriandoli, offrivano anche dei dolci. Il cavaliere si fece un po attendere ma quando sali sul palco ci fu l'apoteosi: chi urlava, chi si commuoveva, altri che imprecavano contro i comunisti. Rimanemmo sconvolti alla vista di quelle scene, sembrava che quelle persone avessero visto un Dio sceso in terra. Era nata insomma una nuova religione e fino all'altro ieri pensavo che si trattasse di una religione alquanto moderata, pensavo per esempio che non potessero mai levarsi moti di ribellione cosi accesi contro vignette che prendevano in giro il loro Dio come successe per esempio con i Mussulmani quando un vignettista scandinavo venne minacciato di morte per il solo fatto di aver ritratto Maometto in delle vignette satiriche. Ecco pensavo che una cosa del genere non potesse accadere per questa nuova religione ma mi sono dovuto ricredere.
Quel comizio si concluse con il Cavaliere che "discese" tra il pubblico a stringere mani e farsi baciare, passò anche lungo i corridoi laterali dove eravamo io ed il mio amico, porse la mano a tutti, quando arrivò alla mia altezza io rimasi immobile, lui mi guardò per una frazione di secondo, forse pensò che ero timido, non avevo nessuna voglia di dargli la mano, fortunatamente prosegui subito perchè se qualche adepto si fosse accorto della mia scortesia verso il suo Dio non l'avrebbe presa tanto bene di sicuro.

16 aprile 2009

La discesa della Gaiola

Il barbaro omicidio di cui sono rimasti vittime l'ex re del grano Francesco Ambrosio e sua moglie è solo l'ultimo di una lunga scia di episodi di sangue legati alla storia della discesa della Gaiola, quella che dalla collina di Posillipo si tuffa direttamente nel mare del Golfo di Napoli. Un angolo di paradiso che accoglie dimore da sogno ma anche vicende da incubo che si intrecciano alle leggende popolari e alla storia che risale indietro nel tempo fino all'epoca romana.
La tenuta degli Ambrosio fa parte infatti di un ampio complesso archeologico che comprende un teatro romano e un tempietto dedicato ad Afrodite Opleia, dea protettrice dei navigatori. Lì, cronache di Plinio collocano il poeta Virgilio che avrebbe aperto una scuola di poesia che, in realtà, era però una scuola di magia e di riti antesignani dell'esoterismo. E proprio lì stabilì poi la sua residenza Vedio Pollione, un ricchissimo romano che, pur non essendo nobile, riuscì ad ingraziarsi Cesare Augusto: l'imperatore andò anche come ospite nella villa di Pollione, di cui ancora si vedono tracce proprio all'interno della tenuta degli Ambrosio.
La leggenda vuole che un servo fece cadere una brocca di Pollione e quest'ultimo, per punizione, ordinò che fosse dato in pasto alle murene che teneva in grosse vasche. L'imperatore intervenne, graziando il servo e Pollione perse la stima del regnante a causa della crudeltà dimostrata.
Ma le leggende più terribili sono quelle legate alla «Villa Maledetta», uno splendido edificio costruito a fine '800 su uno scoglio a pochi metri dalla spiaggia della Gaiola, da dove gli investigatori credono oggi che i killer degli Ambrosio siano arrivati fino alla casa dei due coniugi.
Il primo fatto di sangue risale agli anni '20: proprietario della casa era il professore svizzero Hans Braun che aveva costruito una teleferica per arrivare direttamente sulla spiaggia. Una sera, però, la teleferica venne colpita da un fulmine proprio mentre trasportava la moglie di Braun, che cadde in acqua e affogò. Il marito venne trovato il giorno dopo su un tappeto con la testa trapassata da un proiettile.
La villa finì così nelle mani di Maurice Sandoz, un industriale farmaceutico che morì suicida.
Sorte tremenda anche per Paul Karl Lagheim, industriale dell'acciaio che andò ad abitare nella casa: di lui si raccontano festini orgiastici con efebi napoletani, che ne carpirono la buona fede portandolo rapidamente sul lastrico.
La fama sinistra della casa non venne smentita neanche negli anni '70, quando Gianni Agnelli comprò la villetta a picco sul mare e pochi giorni dopo si ruppe una gamba sciando.
Non si fece spaventare dalla maledizione Paul Getty che acquistò la villa dagli Agnelli, ma poi la abbandonò quando poco dopo suo figlio venne rapito. Ma da dove viene la maledizione?
«Potrebbe essere - spiega Ivan Cuocolo, docente di lettere e studioso delle storie della Gaiola - la stessa dea Afrodite Opleia a vietare agli uomini un'esistenza tranquilla in quell'angolo di paradiso che a lei era stato dedicato e che gli uomini hanno profanato dopo la fine del paganesimo».
 Una maledizione che non ha risparmiato gli Ambrosio.

Non vorrei essere cinico. Sono profondamente addolorato per quello che è successo alla famiglia Ambrosio, soprattutto per la crudeltà con cui è stato consumato il duplice omicidio.
Ma leggendo quest'articolo sul Mattino di Napoli ho capito che qui ora abbiamo anche un altro problema "la discesa della gaiola" che continua ad essere maledetta. 
Interrvengo quindi anche per propormi come volontario, se proprio quest angolo di paradiso dovesse restare disabitato. Mettiamo nuovamente alla prova la dea Afrodite Opleia, sono pronto a sacrificarmi....!

14 aprile 2009

Notte di Lunedi

Notte insonne questa di Lunedi dell'angelo, giorno di cui grazie al blog di Stella ora conosco anche il significato della ricorrenza. Sarà l'ansia che mi ha messo addosso il mio amico Luca, che oltre a tenerci a precisare che è sempre stato etero,  sostiene che queste che si stanno susseguendo non sono scosse di assestamento ma piuttosto scosse che fanno parte di uno sciame sismico ancora in evoluzione. Io che sull'argomento sono molto impressionabile, ancora scosso da quello che è 
successo in Abruzzo e non capendone granchè di sciami sismici, ho riflettuto però sul fatto che effetivamente scosse di quasi 5 gradi di assestamento sono rare. Ma gli ho detto che voglio dare retta alla protezione civile che sull'argomento credo siano un po più preparati di me.
La riflessione più amara comunque è stata sul fatto che in passato rispetto ad oggi quando la mia fede era più salda, riuscivo a dare un senso a tutto quello che accadeva anche a tutte quelle vittime innocenti, ora invece la sensazione che provo è soprattutto di impotenza e di constatazione di quanto tutto sia precario e caduco. 
Un'altra riflessione che faccio adesso è che forse quello che mi tiene sveglio stanotte non siano solo questi pensieri,  ma soprattutto la pastiera che ho mangiato stasera e che proprio non riesco a digerire. 



 

8 aprile 2009

L'Aquila non c'è più

Questo post non è mio ma di Anna, che scrive dalla città dell'Aquila, ho deciso di pubblicarlo come hanno fatto altri perchè nessun'altra testimonianza può rendere meglio l'idea di quello che è successo.

 Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO. NESSUNO.NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.Denuncio quell'imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L'Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E' tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità. A presto. Anna

Per gli aiuti bisogna organizzarsi bene e non fare cose affrettate. Lo sciacallaggio è già in atto. Bisogna sapere bene a chi inviarli e chi li riceve deve renderne conto dettagliatamente. Aspettate, per ora abbiamo tutto. Gli aiuti serviranno dopo. Anna

5 aprile 2009

Pace!


Lo so ultimamente sto latitando un po'. Ma voglio cogliere comunque l'occasione in questo giorno di festa per augurare la pace a tutti voi, che siate cattolici, laici o mussulmani non importa. Pace!

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