Gennaro Carotenuto
(12 marzo 2008)
Il Partito Colorado, destra, governa quasi ininterrottamente il Paraguay dal 1887. Ma anche nel paese più remoto del continente, il prossimo 20 aprile, potrebbe soffiare il vento del cambio. In testa a tutti i sondaggi infatti c’è l’ex vescovo cattolico Fernando Lugo, teologo della liberazione e che sogna il socialismo.
Lunedì 10 Fernando Lugo si è incontrato a Buenos Aires con Cristina Fernández in un clima amichevole. Cristina, reduce da Santo Domingo, lo ha trattato da amico e futuro alleato. Subito dopo Lugo ha ottenuto un’altra investitura che in America latina conta, quella di Hebe de Bonafini e delle Madri di Plaza de Mayo. Quindi Lugo si è riunito con la comunità guaraní a Buenos Aires. I paraguaiani in Argentina, soprattutto nel Gran Buenos Aires, sono almeno un milione (un settimo della popolazione totale del Paraguay) dei quali appena un quarto residenti legali. Cristina Fernández si è impegnata a favorirne il viaggio in un’agenda bilaterale nella quale Lugo ha promesso all’Argentina e al Brasile compensazioni per l’annunciata nazionalizzazione delle risorse idroelettriche del paese che è uno dei punti qualificanti del suo programma. Dalla mobilitazione dei paraguayani in Argentina, e dalla loro possibilità anche economica di tornare a casa per votare, dipendono molte delle speranze che la coalizione di sinistra (Alleanza Patriottica per il Cambiamento, APC) possa mandare finalmente all’opposizione il Partito Colorado che fu del dittatore Alfredo Stroessner, e portare alla presidenza questo ex-vescovo cattolico di 56 anni, che studiò sociologia a Roma e che dopo aver cercato di collocarsi politicamente al centro, ha connotato sempre più a sinistra la propria candidatura. La partita ad Asunción di qui al 20 aprile è apertissima. L’ex-vescovo nei sondaggi ha il 35% dei voti. Lo seguono la candidata ufficiale del Partito Colorado, Blanca Ovelar, con il 23% e il candidato colorado indipendente, il controverso ex capo delle Forze Armate Lino Oviedo che conta sul 20% delle preferenze. Proprio la rivalità tra Lugo e Oviedo (definito da Lugo “un colorado más”) sarà la chiave delle ultime sei settimane dell’accesa campagna che ha già raggiunto un risultato: quelli che vincono sempre questa volta possono perdere.
fonte : gennaro carotenuto
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