In settimana ho avuto la fortuna di beccare in tv un film decente, anzi direi proprio un bel film. Si chiama "L'ospite inatteso" ed è un film di un giovane regista indipendente americano ambientato a New York pochi anni dopo (un paio credo) l'attenatato alle torri gemelle. Il film ha lo scopo credo di evidenziare i disagi che hanno subito gli immigrati soprattutto arabi dopo l'attentato in quel paese. E lo fa raccontando un strana quanto bella amicizia tra un professore universitario ed un musicista siriano.

E' considerato ormai da tutti (anche da me) assolutamente normale il fatto di pranzare e cenare con la tv accesa e se veniamo a conoscenza di qualche famiglia che non ha la tv in casa la guardiamo quasi con diffidenza, quasi non ci crediamo. Un po come hanno fatto gli insegnanti del nipote di Zefirina in America.
Cosi da un po di tempo a questo parte ho quasi del tutto azzerato volutamente il mio consumo giornaliero di televisione che già era abbastanza basso devo dire. L'ho fatto perchè ho additato la televisione come una delle principali cause di induzione al torpore atarassico che spesso mi imprigionava. Uno stato d'animo in cui prevale il pessimismo, la scarsa volontà e l'apatia. In realtà di cause ne ho trovate altre ma credo che ne parlerò più avanti.