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28 febbraio 2009

Scusa ma tu sei proprio di Napoli Napoli?

Spesso mi capita di stare fuori dalla mia città, e di conseguenza mi capita di avere a che fare con persone di altri posti. Ci si parla, ci si presenta e quando si sentono dire che sei napoletano la reazione può essere di due tipi, ma sempre di grande aspettativa. La prima, quella "negativa" è da preferire. E si perchè se la reazione è negativa, vale a dire di quelli che nutrono un po di sospetti verso un abitante di una città che quasi tutti i giorni è nei telegiornali per un brutto fatto di cronaca, e che magari al solo nome di Napoli hanno l'istinto di mettersi la mano sul portafogli per controllare se c'è ancora o magari se sono titolari di un albergo si aspettano di trovare la camera sfasciata dopo il soggiorno, il massimo che ti può succedere è essere evitati, guardati con diffidenza, ma magari poi alla fine si riesce pure a far ricredere chi era un po troppo prevenuto. Ma se la reazione è di tipo inverso, vale a dire di quelli che immaginano il napoletano tipico come uno che va in giro con un mandolino in una mano ed una fetta di pizza nell'altra allora è la fine. Non stai più tranquillo. Da te si aspettano di tutto, innanzitutto che li faccia divertire, che gli prepari un buon caffè, alle volte pretendono pure che sappia fare una pizza. Non immaginano assolutamente che ci possa essere un napoletano simile in tutto e per tutto a... che ne so.. ad uno di Perugia, di Viareggio, no è impossibile. E se tu non soddisfi appieno uno solo degli stereotipi che ti attribuiscono arrivano a mettere in dubbio la tua napoletanità chiedendoti: "Scusa ma tu sei proprio di Napoli Napoli?"

18 commenti:

Bruno ha detto...

ehehe...hai ragione pero' quando ti bombardano la testa tutti i giorni in un certo modo....la propria mente associa e generalizza...è un po' con tutto e tutti lo stesso modo...
ciao buona domenica

Gianna ha detto...

Sto ridendo,è proprio così! Giuste riflessioni...

Paola ha detto...

heheheh....Verissimo... sono preconcetti che si accomunano anche per altre città...
Dolce domenica bacioni

Antonia Storace ha detto...

Sottoscrivo Venersi.Hai perfettamente ragione.

A Napoli l'aria canta,e la nostra città è davvero,artisticamente,bellissima.Una cartolina.
La nostra gente però,parte della nostra gente,ne rovina l'immagine,deturpandone la bellezza.
Napoli è tante cose.Di sicuro non è soltanto pizza e mandolino.

Un sorriso.Antonia.

lella ha detto...

oh caro come ti capisco!io sono originaria di Catania ed ho passato le tue stesse esperienze.
Sia nei modi ,ke nell'impegno sul lavoro,ke fisicamente (immaginano i siciliani tutti scuri e bassi.)
continuano a dirmi :ma tu sei proprio di Catania?
Ormai nn ci faccio + caso,ma all'inizio ci soffrivo ,xkè anke x noi siciliani c'è l'abitudine di assimilarci a qualcosa di losco ke sta sempre nelle cronake giornaliere.
Ma si..ki se ne frega!L'importante è far vedere ke noi siamo noi,diversi da quello ke credono
Lella

Anna ha detto...

ahahahhahah marò è vero! Quando sono andata l'ultima volta in Sicilia dai parenti di mio padre chiedevano a me se la pizza era buona perchè essendo campana.... ero esperta in pratica! ahahahhaha

Vale ha detto...

Napoli è meravigliosa, ci son stata e me ne sono innamorata.

Saverio ha detto...

Eh già, purtroppo è vero: talvolta siamo portati a fare di ogni erba un fascio, e non siamo capaci di ammettere che ci possono essere e ci sono, delle eccezioni.
Ciao, grazie della tua visita e buona serata.

Iole ha detto...

Purtroppo succede spesso anche a me che sono calabrese. Molti associano la parola calabrese a mafioso. Ma non si può fare di ogni erba un fascio.
E poi che dire quando ti fanno notare il tuo accento appena apri bocca. Io lavoro a Roma da tre anni e tutti continuano a dire che si sente il mio accento calabrese (eppure io parlo Italiano, tutti loro parlano solo il romano).

Gennaro ha detto...

Bella considerazione, ma alla fine meglio falso pizzaiolo che camorrista ti pare??

Luciano ha detto...

Condivido il tuo pensiero.
Non quello di chi fa dell'erba tutta un fascio.
Di Napoli e dintorni ne conosco tanti... hai perfettamente ragione anche a risentirtene......

Mcloud ha detto...

Beh ma Napoli resta sempre Napoli... Io vivo a Bari... un'altra città al centro della cronaca di molti giornali e telegiornali... Amo la mia città... ma amo allo stesso modo Napoli... ci ho vissuto un anno... ed ho imparato ad amarla anche nei suoi "difetti"... per me resta ineguagliabile...

GraficWorld ha detto...

Bel post! Con delle riflessioni realistiche.Un saluto ed una buona giornata Dual.

Melina2811 ha detto...

condivido le tue riflessioni.... Maria

Cinzia ha detto...

Veneris, + di me nn ti potrà mai capire quasi nessuno..te sei fortunato in parte, almeno nn ti chiedono se è vero che nelle strade della tua città attraversano le pecore, o altri che credono che in sardegna stiamo ancora come al terzo mondo e che ci laviamo con il sapone di porceddu...hihihihi..io ci rido, tantissimo, perchè quando mi sento fare questi discorsi mi domando se veramente in Italia esistono ancora delle persone di basso livello.........e termino qui...che è meglio...

un bacione grande.

loris ha detto...

Quoto le riflessioni di Cinzia.
Non credo che comunque il problema sia del fare tutta un erba un fascio: credo molto più semplicemente che demarcare differenze sia un'arma nelle mani del "potere" per poter usare una volta la frusta e una volta la carota a secondo della convenienza.
Parlando di Napoli mi resta evidente il problema spazzatura giostrato molto sull'ambiguità e la disinformazione.

ANTONELLA ha detto...

Sicuramente vivere una città può condizionare un po'. E' normale. A me piace molto Napoli e le persone hanno delle caretteristiche che non trovi in Alessandria, per esempio, dove abito.
E poi .. dai.. qui la pizza non è buona

Sandro ha detto...

Sono Napoletano anche io e condivido in pieno le tue riflessioni. Aggiungo anche che tante volte i napoletani vengono associati a persone invadenti e maleducate per il solo fatto di esser napoletani.

Alla fine è bene prendersela con un sorriso.

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